Piantare Cannabis in casa – Seconda parte
Riprendendo il discorso iniziato precedentemente, dove abbiamo parlato di come iniziare a muoversi a coltivare in casa, per chi è alle prime armi, abbiamo parlato di semi, terriccio e germinazione; ora andremo a vedere le successive fasi della pianta, la raccolta delle cime e come farle seccare per poi poter godere a pieno i suoi fiori.
Patule, vengono chiamate le giovanissime piante, proprio quando prendono vita le foglie ed emergono dal substrato. Nei loro primi stadi di sviluppo le piante di cannabis non richiedono grandi quantità di fertilizzanti e integratori. Sarà sufficiente un apporto di concimi azotati e di enzimi per lo sviluppo delle radici.
Per i coltivatori indoor consigliamo di istallare un filtro ai carboni attivi sull’estrattore d’aria con dispositivi per canalizzare e/o diffondere gli odori assorbiti attorno alle piante, perchè le piante di cannabis sprigionano aromi molto pungenti e diventa necessario controllare gli odori con i giusti dispositivi.
Le varietà di cannabis fotoperiodiche possono rimanere in crescita vegetativa per tempi indefiniti fino a quando verrà mantenuto un ciclo di luce di 18/6, ma normalmente si passano a fioritura dopo 4-8 settimane. I coltivatori outdoor devono iniziare in primavera/estate, quando le giornate sono più lunghe.
Le varietà autofiorenti sono caratterizzate da fasi di crescita vegetativa di 3-6 settimane e avviano la loro fioritura indipendentemente dal ciclo di luce. Queste varietà possono essere seminate anche fuori stagione, con ottimi risultati.
Gli ibridi con genetica ruderalis richiedono almeno 18 ore di luce per l’intero ciclo di vita, che può durare dalle 8 alle 12 settimane.
La cannabis autofiorente avvia invece la sua fioritura indipendentemente dal ciclo di luce. Le varietà fotoperiodiche coltivate indoor passano alla fase di fioritura quando ricevono un ciclo di luce 12-12. La fase di fioritura può richiedere dalle 8 alle 12 settimane. Il ciclo luce-buio dev’essere omogeneo e ininterrotto. All’aperto la cannabis fiorisce in modo naturale e gradualmente, man mano che le giornate si accorciano verso fine estate/inizio autunno. Molti coltivatori apportano anche stimolatori per la fioritura in questa fase, perchè le esigenze nutrizionali passano dall’azoto al fosforo e potassio. Ci sono varietà di cannabis che possono raddoppiare o triplicare le altezze durante la fioritura. Nelle colture indoor le altezze delle lampade dovranno essere regolate più volte per evitare di bruciare le punte delle infiorescenze.
Due settimane prima della fine della fioritura è doveroso fare un lavaggio al substrato di coltura con sola acqua o con una soluzione per il “flushing”. I fertilizzanti rovinano i sapori quando si salta questo passaggio. Anche i fertilizzanti organici devono essere lavati via. Potete basarvi sullo stadio di sviluppo dei peletti delle cime per valutare il momento migliore per raccogliere le piante. Quando il 50-75% dei pistilli avrà assunto colorazioni rossastre, arancioni, rosa o marroni, i fiori saranno maturi.
La marijuana fresca va essiccata e trattata adeguatamente per evitare la formazione di muffa. Queste procedure permettono inoltre di ottenere un’erba più saporita e dagli effetti più intensi. La rimozione dell’umidità aiuta ad attenuare l’amarezza e a far risplendere il profilo terpenico.
Posizionando le cime singole su uno stendino, o appendendo i rami interi in un essiccatoio, ridurrai il contenuto d’acqua delle tue cime del 10–15%. Questo processo rimuove l’acqua dagli strati esterni di ogni fiore, ma dovrai conciare la tua scorta per eliminare l’umidità presente più in profondità, all’interno delle cime. Per risultati ottimali, dovresti appendere (o posizionare in altro modo) le cime tagliate in una stanza buia con una buona circolazione d’aria ed un’umidità relativa di circa il 45–55%. Ricorda che i rami delle tue piante contengono più acqua, quindi se appendi rami grandi, questi impiegheranno più tempo ad asciugarsi rispetto ai rami più piccoli o alle cime singole. Generalmente, la fase di essiccazione dura circa 7–12 giorni, a seconda dei fattori menzionati precedentemente. Durante questo periodo, le tue cime perderanno molta acqua, il che significa che si ridurranno di dimensioni e perderanno anche molto peso.
La concia è estremamente importante perché aiuta a preservare la tua erba in modo che possa essere conservata nel tempo, pur conservando il suo sapore unico e massimizzando la potenza. Consigliamo di effettuare il trimming (rifinitura – taglio delle foglie tra i fiori) mentre le cime sono ancora bagnate, poiché è più facile, più preciso e non rischi di perdere la resina per agitazione come quando maneggi le cime secche. Detto questo, il trimming a secco può rendere un prodotto eccezionalmente curato, degno di una posizione di primo piano solamente per l’aspetto.
Una volta terminata la concia, puoi conservare le cime negli stessi vasetti, in un luogo fresco, buio ed asciutto. Non è più necessario controllare le cime con la stessa frequenza, quindi assicurati di tenere ben chiusi i vasi per evitare che i fiori si secchino troppo. Se hai molta erba, considera di investire in pacchetti umidificanti o qualcosa di simile per mantenere i tuoi fiori freschi per lunghi periodi di tempo.