Canapa e Bioedilizia: costruiamo un futuro migliore

Canapa e Bioedilizia: costruiamo un futuro migliore

IMPARARE DAL PASSATO PER MIGLIORARE IL FUTURO

Per costruire un futuro migliore è ormai necessario allargare gli orizzonti e ricercare materiali naturali che possano sostenere la tutela dell’ambiente e migliorare la qualità della vita.

La soluzione, come spesso accade, arriva dal passato, dal recupero di materiali antichi.

Un materiale più di altri risulta essere interessante: la CANAPA SATIVA.

Il legno ricavato dagli steli della pianta, opportunamente lavorato, è stato poi associato ad un altro materiale antico: la CALCE.

Questa preziosa pianta dai molteplici utilizzi, grazie alle sue caratteristiche, si presta perfettamente agli scopi della BIOEDILIZIA.

Per bioedilizia si intende la realizzazione di edifici in grado di limitare l’impatto nell’ambiente, garantendo il risparmio di risorse e la minima produzione di inquinamento in tutte le fasi del ciclo di vita (sostenibilità).

Un prodotto bioedile è necessariamente realizzato con materiali che non presentino rischi per la persona.

Bioedilizia: IMPARARE DAL PASSATO PER MIGLIORARE IL FUTURO

CARATTERISTICHE ECOSOSTENIBILI DELLA CANAPA

Ciò che rende i prodotti ecosostenibili è innanzi tutto il ciclo di vita della canapa, che rappresenta una componente maggioritaria nei prodotti.

La CANAPA SATIVA è una pianta che:

  • non contiene THC, quindi la sua coltivazione è pienamente legale

  • viene coltivata senza l’uso di pesticidi

  • ha un consumo idrico molto basso

  • è una pianta resistente che si adatta a diversi microclimi

  • è veloce nella crescita e permette la piantumazione anche più volte l’anno

  • ha un’elevata resa in termini di massa vegetale

  • pulisce e rimineralizza il terreno, preparandolo ad altre colture

  • assorbe CO2 dall’atmosfera in quantità così elevate da compensare le emissioni prodotte dagli altri componenti presenti nel conglomerato (calce) e portare il bilancio delle emissioni in negativo (carbon-negative).

LA GAMMA DI PRODOTTI

La gamma di prodotti derivati dalla canapa e utilizzati nella bioedilizia moderna è ormai molto ampia e permette di realizzare interventi su tutti i tipi di costruzione (nuove strutture o restauri) garantendo un elevato comfort.

Tutti i prodotti sono termoisolanti, deumidificanti e fonoassorbenti. Sono inoltre igroscopici quindi permeabili al vapore acqueo ma contemporaneamente resistenti al gelo, al fuoco, agli insetti e ai roditori.

L’estrema leggerezza dei prodotti li rende perfetti, ad esempio, nei recuperi di antiche abitazioni in cui la struttura non può essere appesantita. I biomattoni o conglomerati si adattano perfettamente ad ogni genere di telaio portante, che sia in legno, in acciaio o in cemento armato.

COSTRUIRE SANO VUOL DIRE VIVERE MEGLIO

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Le caratteristiche di un’abitazione confortevole sono la giusta temperatura, il corretto livello di umidità e l’elevata qualità dell’aria presente negli ambienti. La canapa riesce a garantire questo comfort in ogni periodo dell’anno ed in qualunque momento della giornata grazie all’equilibrato interscambio termico tra interno ed esterno, consentendo inoltre di ridurre i consumi energetici limitando l’utilizzo degli impianti termici tradizionali. 

È ormai noto che molti dei malesseri del nostro tempo sono causati dall’inquinamento ambientale.  L’attenzione verso l’aria che respiriamo è infatti sempre più elevata e va sottolineato che per il 90% della nostra giornata si tratta di aria respirata in ambienti chiusi.

Ricerche scientifiche hanno dimostrato una forte correlazione tra alcune patologie come cancro, allergie e infezioni e l’esposizione ad un ambiente indoor inquinato.

Per questo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha riconosciuto ufficialmente la SBS (Sick Building Syndrome) delineando una serie di sintomi legati alla permanenza all’interno di edifici “malati” caratterizzati da ventilazione inadeguata, umidità, muffe e sostante chimiche tossiche nei materiali.

I prodotti derivati dalla canapa non rilasciano sostanze nocive, sono naturali al 100%, sono antisettici e traspiranti e contribuiscono a rendere l’aria più sana e respirabile.

PROPRIETÀ DEI PRODOTTI DI CANAPA

Canapa e Bioedilizia: traspirabilità

Capacità di un materiale di essere attraversato dall’aria umida. Più un materiale è traspirante più è bassa la probabilità che si crei condensa.

Canapa e Bioedilizia: isolamento termico

L’isolamento termico è utile a mantenere il calore all’interno degli edifici. La fibra di CANAPULO si oppone al passaggio del calore.

Canapa e Bioedilizia: inerzia termica

I rivestimenti in calce e canapa hanno la capacità di conservare il calore permettendo di mantenere una temperatura costante sia d’estate che d’inverno.

Canapa e Bioedilizia: isolamento acustico

Il canapulo, la parte legnosa della canapa, è di per se un materiale molto poroso e quindi perfetto per limitare il diffondersi del suono.

Canapa e Bioedilizia: durevolezza e sicurezza

L’utilizzo di soli materiali naturali come la canapa, grazie anche alla presenza di silice nella fibra, garantisce una durata maggiore rispetto ai materiali tradizionali. I materiali naturali risultano inoltre essere più sicuri in caso d’incendio, in quanto non rilasciano esalazioni di fumi e gas nocivi.

Canapa e Bioedilizia: salubrità

Grazie alla traspirabilità l’aria che si respira in casa risulta come filtrata dal processo di interscambio tra interno ed esterno e ciò rende l’ambiente più sano e compatibile con il nostro stile di vita.

Canapa e Bioedilizia: ecocompatibilità

La miscela di calce e canapa è 100% NATURALE, completamente BIODEGRADABILE  e RICICLABILE.

 

La bioedilizia non è più una tendenza ma una NECESSITÀ PER IL FUTURO.

 

Gli immobili non efficienti tenderanno a perdere gradualmente mercato. Gli investimenti, relativamente maggiori, saranno nel tempo ricompensati da una rivalutazione degli immobili stessi e dal minor consumo di energia che incide notevolmente in termini di risparmio economico.

Canapè collabora con un’azienda leader in Italia e nel mondo per quanto riguarda la produzione di prodotti per la bioedilizia a base di canapa e calce.

Grazie a questa collaborazione siamo in grado di fornire i prodotti e la successiva assistenza su tutto il territorio Italiano.

Se sei un professionista in cerca di prodotti bioedili a base di canapa o sei interessato ad approfondire l’argomento non esitare a contattarci!

Canaplastica – sostituto della plastica

E’ chiaro che il nostro uso eccessivo di plastica nella vita di tutti i giorni sta avendo un impatto devastante sul nostro pianeta. La maggior parte delle materie plastiche prodotte oggi sono prodotte utilizzando composti a base di petrolio che rilasciano gas nocivi nell’atmosfera. Le soluzioni per i rifiuti sono inefficienti e i sottoprodotti dannosi intossicano la nostra terra, l’acqua e la fauna selvatica. In un momento di cambiamenti climatici senza precedenti e di accelerazione del rischio di estinzione, dobbiamo stabilire approcci ecocompatibili alla plastica per contribuire a ridurre la nostra impronta negativa su questo pianeta.

Una normativa europea impone una drastica riduzione, in tempi brevi, dell’uso di plastica usa e getta. La canapa è già una valida alternativa per passare dalle parole ai fatti. Da tener ben presente che a partire dal primo gennaio 2021 nell’Unione europea entrerà in vigore il divieto all’utilizzo delle stoviglie in plastica monouso e di altri prodotti in plastica e quindi le stoviglie biodegradabili in canapa e la bioplastica più in generale, potrebbero diventare una valida alternativa.

Insomma, una soluzione pronta, pulita ed economica esiste già e risolverebbe non pochi problemi. Quando si parla di ambiente, inquinamento, clima, spesso si sentono pronunciare tante belle parole, ma si fatica a vedere i fatti. Forse sarebbe ora che qualcuno si svegliasse e desse seguito ai buoni propositi.

La canapa è lì, ansiosa di dare una mano al nostro pianeta. 

Le bioplastiche non richiedono né nuove infrastrutture né lo sviluppo di nuove tecnologie. La legalizzazione della canapa industriale renderebbe disponibile una gran quantità di materie prime per produrre le bioplastiche rinnovabili.

Queste, infatti, sono sviluppate per funzionare con le attrezzature esistenti per lo stampaggio in 3D ad iniezione. Possiedono la versatilità delle materie plastiche a base di petrolio. Possono formare praticamente qualsiasi tipo di imballaggio, pezzo di arredamento, prodotti usa e getta, attrezzatura medica, scocche, strumenti musicali e altro ancora. Si tratta di un composto di cellulosa, olio, fibre naturali completamente biodegradabile, riciclabile ed esente da tossine.

La bioplastica di canapa è quindi già una realtà, e non solo nei grandi Paesi industrializzati come Canada e Stati Uniti, ma anche qui in Italia. Nel 2015, in Sicilia, è stata fondata una piccola impresa, la Kanesis, creata da uno studente di Ingegneria, Giovanni Milazzo, che ha brevettato un materiale plastico simile al polipropilene, ricavato dagli scarti di lavorazione della canapa. Il risultato è un composto di fibre naturali biodegradabile, riciclabile ed esente da tossine, prodotto a prezzi concorrenziali rispetto alla comune plastica.

Per ora l’azienda ha sviluppato un filamento in HempBioPlastic (Hbp) ad hoc per le stampanti 3D con tecnologia Fdm (Fused deposition modeling). “Il filamento in Hbp presenta notevoli vantaggi se paragonato ai diretti concorrenti nel settore quali l’Abs (Acrilonitrile Butadiene Stirene) e il Pla (Acido polilattico). Oltre al favorevole rapporto peso/volume (peso specifico inferiore), il filamento si presta agli utilizzi con tecnologia Fdm: i microgranuli di origine vegetale annegati nella resina termoplastica permettono infatti una migliore fusione e l’aderenza dei singoli strati di stampa”. Il pezzo tridimensionale stampato risulterebbe così più resistente, leggero e forse anche economico. Sempre che l’Italia torni a credere in una cultura come la canapa definita “la pianta dai mille utilizzi, dotata di importanti caratteristiche a livello micro strutturale”.

BioPlastica di Canapa (canaplastica):

L’attenzione verso la sostenibilità e la canapa è sempre maggiore da qualche anno a questa parte, complice il boom del mercato della cannabis light e i cambiamenti climatici che rendono necessario un cambio di rotta verso uno stile di vita più sostenibile. Grazie a questo, seppur lento, cammino verso la tutela dell’ambiente e la riscoperta della canapa in Italia stanno crescendo molte aziende e iniziative che incentivano a percorrere questa strada.

La canapa bioplastica è un composito di fibre naturali a prezzi accessibili che può essere utilizzato per sostituire i materiali a base di petrolio. Biodegradabile, riciclabile ed esente da tossine – la bioplastica della canapa può aiutare ad affrontare molti problemi ambientali urgenti.

Le persone stanno sostenendo l’uso di questi additivi plastici ecologici per i suoi usi sostenibili, rinnovabili e in alcuni casi compostabili. Ci vogliono solo 3-6 mesi perché la plastica a base di canapa si decomponga rispetto ai 450 anni necessari per la plastica che troviamo nelle bottiglie d’acqua.

La plastica di canapa può essere cinque volte più rigida e 2,5 volte più resistente della plastica in polipropilene (PP). Inoltre, non pone i rischi per la salute e la sicurezza associati a determinate materie plastiche rinforzate con fibre di vetro.

Le materie plastiche della canapa sono ricavate dal gambo della pianta.

Il gambo fornisce un elevato numero di cellulosa che è necessario per la costruzione in plastica, fornendo sia la forza e la flessibilità. La cellulosa è il polimero organico più abbondante presente sulla Terra e svolge un ruolo fondamentale nelle pareti cellulari delle piante e in molte specie di alghe.

Aziende come Kanesis (Italia) e Zeoform (Australia) sottolineano alcune delle possibilità di utilizzo della canapa nella produzione di bioplastiche. Le loro tecniche innovative dimostrano la versatilità e le proprietà estetiche delle bioplastiche di canapa, sfruttando al contempo le proprietà ecologiche delle piante. Speriamo che continuino a spianare la strada a un maggior numero di aziende che vogliano costruire su questa visione.

CALCE/CANAPA NELLA BIOEDILIZIA MODERNA

COSTRUIRE NATURALE PER UN BENESSERE TOTALE

In campo edilizio, materiali e tecniche post–industriali potrebbero essere abbandonati in favore di prodotti alternativi compatibili con l’ambiente, come quelli derivati dalla pianta di canapa. Si tratta di una coltivazione sostenibile dal punto di vista ambientale perché ha una crescita rapida ed abbondante; essendo una pianta infestante, per crescere non necessita di irrigazione, erbicidi e pesticidi, né di antiparassitari e non avendo proteine al suo interno non è attaccata da roditori o altri insetti. La canapa ha anche un’azione fertilizzante e fitodepuratrice: è capace di bonificare e risanare le aree inquinate dalle industrie chimiche.

CALCE/CANAPA NELLA BIOEDILIZIA MODERNA

Caratteristiche ecosostenibili della Canapa:

I prodotti in CANAPA sono naturali al 100% e tutti gli additivi utilizzati sono di origine vegetale o naturale e sono realizzati con bassissimo impiego energetico ed idrico, biodegradabili e riutilizzabili al 100%.

La CANAPA SATIVA è una pianta che:

  • non contiene THC, quindi la sua coltivazione è pienamente legale
  • viene coltivata senza l’uso di pesticidi
  • ha un consumo idrico molto basso
  • è una pianta resistente che si adatta a diversi microclimi
  • è veloce nella crescita e permette la piantumazione anche più volte l’anno
  • ha un’elevata resa in termini di massa vegetale
  • pulisce e ri-mineralizza il terreno, preparandolo ad altre colture
  • assorbe CO2 dall’atmosfera in quantità così elevate da compensare le emissioni prodotte dagli altri componenti presenti nel conglomerato (calce) e portare il bilancio delle emissioni in negativo (carbon-negative).

Le analisi biologiche della Canapa Sativa evidenziano che il canapulo (o legno di canapa) ricavato dallo stelo della pianta essiccata, avendo una struttura molecolare ad alveare, è perfettamente traspirante, ha un elevato potere termico, è allo stesso tempo duttile e durevole, grazie al contenuto di silice nella fibra.

CALCE/CANAPA NELLA BIOEDILIZIA MODERNA CANAPA NELLA BIOEDILIZIA: struttura molecolare ad alveare

Queste caratteristiche intrinseche della fibra permettono ai prodotti in canapa di essere:

  • ottimi isolanti termici ed acustici
  • traspirabili e quindi deumidificanti ed antimuffa
  • ideali per la costruzione in zone sismiche.

In fase di lavorazione in campo edilizio viene prodotta poca polvere, il contatto e l’inalazione delle fibre non causa irritazioni cutanee e alle vie respiratorie. Materiale naturalmente inattaccabile da parte di insetti e roditori, grazie all’assenza di sostanze proteiche ed al sapore amaro delle fibre di canapa, resistente alle muffe e completamente riciclabile. Materiale altamente traspirante e resistente all’umidità, in caso d’imbibizione accidentale conserva inalterate le proprie caratteristiche una volta asciutto.

Calce/canapa nella bioedilizia moderna:

Il composto calce-canapa è un materiale ottenuto dalla combinazione della parte legnosa dello stelo di canapa, il “canapulo” con la calce e l’acqua. La canapa svolge la funzione riempitiva, mentre la calce quello di legante e conservante.

Dalla variazione dei dosaggi di calce e canapa è possibile ricavare diversi prodotti con differenti ambiti di applicazione:

  • Muri di tamponamento: la miscela, in questo caso, viene versata e pressata all’interno di pannelli di contenimento, oppure spruzzata utilizzando un unico pannello sul lato interno o esterno. Il mix utilizzato per i muri di tamponamento ha una tipica resistenza a compressione di 100 kPa e deve quindi essere abbinato a una struttura portante in legno, acciaio o cemento.
  • Blocchi calce-canapa: i blocchi di calce e canapa sono un ottimo sostituto dei blocchi di tamponamento in laterizio e sono ottenuti utilizzando generalmente canapa (38%), calce aerea (51%) e calce idraulica (11%).
  • Isolante per tetti: in questo caso il mix, a bassa percentuale di calce e generalmente fornito in big bag è sversato tra una trave e l’altra.
  • Termointonaco: per produrre un materiale lavorabile il mix contiene una maggiore quantità di calce rispetto al canapulo di granulometria fine. Il biocomposito è particolarmente adatto all’applicazione su muri tradizionali ed è efficace nel miglioramento termico di vecchie costruzioni di sasso e in condizioni in cui è necessario un risanamento per mitigare l’umidità di risalita e le condense superficiali tipiche dei ponti termici.
  • Massetto isolante: Il biocomposito è spesso impiegato nei restauri come massetto e massetto alleggerito.

CALCE/CANAPA NELLA BIOEDILIZIA MODERNA

Realizzazioni edilizie di ultima generazione:

Il primo esempio già realizzato a fine 2019 arriva dal Canada. Si tratta della Harmless Home, costruita sull’Isola di Vancouver o Île de Vancouver, sull’Oceano Pacifico, lungo la costa occidentale della Columbia Britannica. Si trova su un alto promontorio ultra panoramico, in piena natura, circondata da alberi, fatta in blocchi di Canapa-calce come mattoncini Lego, incastrati uno sull’altro in un sistema particolare a comporre il corpo abitativo anche in funzione strutturale.

CANAPA NELLA BIOEDILIZIA: Harmless Home

Una realizzazione che rappresenta solo la punta dell’iceberg di quanto oggi è già possibile fare, anche i Italia (se ci mettessimo d’impegno) nella cosiddetta Edilizia verde utilizzando la Canapa come materia prima. Ma è anche solo un esempio tra i tantissimi che danno il segno della grande inventiva, della capacità di realizzazione e della programmazione all’avanguardia dal Canada.

Il sistema ha permesso non solo di rivestire i muri della casa, ma di utilizzare il materiale nelle parti portanti dell’edificio nella parte abitata. Fino a oggi questa soluzione è stata usata per edifici a due piani.

SuperSSR è un sistema modulare di pareti a blocchi che viene assemblato impilando blocchi di interblocco e l’applicazione di un materiale di incollaggio tra blocchi e percorsi adiacenti. È adatto a tutti i sistemi a parete ed è portante, riducendo la necessità di supporti verticali. Il sistema a parete funziona al meglio con intonaci a calce e intonaco per finiture sia esterne che interne. Questi materiali sono permeabili, regolando l’umidità e il flusso d’aria, non è richiesta alcuna barriera al vapore. I blocchi vengono spediti con strati di base su entrambe le superfici interna ed esterna per accelerare ulteriormente la costruzione e migliorare la protezione del clima“.

Bioedilizia e Canapa, situazione europea e Italiana nel dopo epidemia

Il momento è quello giusto per ripartire, soprattutto dopo il blocco per l’epidemia da virus Sars-Cov-2, recuperando il terreno perso in questi mesi e cercando di dare slancio e respiro europeo al settore Italiano in primis. Da qui la presenza di Francesco Mirizzi all’EIHA, l’European Industrial Hemp Association, come Senior Policy Advisor e portare avanti le ragioni della Canapa nella Bioedilizia.

L’unione di Canapa, calce e acqua genera un materiale molto prezioso per l’edilizia, in grande espansione in diverse parti del mondo anche se l’Italia rientra tra quei paesi dove il settore della Bioedilizia segna il passo soprattutto nell’applicazione della Canapa.

Eppure il materiale possiede caratteristiche uniche. Gli edifici che sono stati costruiti facendone uso, richiedono una frazione di energia per riscaldamento e raffreddamento. Il mattone in Canapa-Calce o in forma aderente a spruzzo sull’interno delle pareti, è capace di assorbire l’umidità eccessiva per rilasciarla poi in stagioni secche.

Dando forte slancio a questa forma di edilizia, le aziende agricole produttrici di Canapa avrebbero un profitto certo non solo dai semi, ma anche dalle fibre: occorrono però impianti di trasformazione della parte legnosa e fibrosa della pianta che siano diffusi lungo il territorio italiano, altrimenti i costi diventano proibitivi in lunghi percorsi per trasferire le balle di materiale grezzo.

CANAPA NELLA BIOEDILIZIA MODERNA

La Canapa come materiale da costruzione ecologico è ben conosciuto in Italia e in Europa dove imprese come la IsoHemp a Fernelmont, in Belgio, pubblicizzano i loro blocchi a base di canapa. Soluzione  perfetta per edifici ad altissima resa energetica, blocchi molto leggeri e adattissimi per isolare pavimenti e soffitti oltre alle mura perimetrali.

In Italia, solo per fare alcuni esempi tra i diversi possibili, la Pedone Working lo ha utilizzato anche per rivestimenti interni di condomini, le “Case di Luce” o l’altra realtà pugliese, la Madeinterra e le sue realizzazioni di arredo oltre che di rivestimento delle abitazioni mettendo insieme calce, argilla, paglia e canapa, oppure la Ecopassion in Alto Adige che ne ha fatto uno stile di vita, dalle abitazioni all’abbigliamento.