Come riconoscere una buona qualità di Cannabis light
I fattori che determinano la qualità di una determinata varietà di Cannabis light sono diversi:
Il colore – il colore delle infiorescenze varia a seconda della genetica e del tipo di Canapa. In genere se le infiorescenze presentano sfumature di verde più acceso e vivo significa che tutto sommato non sono troppo vecchie e non hanno subito muffe e umidità nello stadio dell’essiccazione. Talvolta possiamo incappare in cime dal colore più tendente al marrone, di solito significa che le cime sono un po’ datate ma non necessariamente da scartare.
La consistenza della cima deve essere quanto più possibile compatta e provando a stringerla tra due dita deve scrocchiare ma non sfarinarsi. (se una cima si polverizza troppo facilmente significa che ha subito un processo di essiccazione troppo veloce o ha raggiunto livelli di umidità troppo bassi)
L’odore non può che essere uno dei migliori indicatori per riconoscere una buona varietà di cannabis light. Se l’odore non è fresco e pungente ma stantio o ricorda addirittura il fieno, significa che le cime possono aver sviluppato muffe a causa della troppa umidità in fase di concia.
La cannabis light non avendo alti quantitativi di Thc è anche caratterizzata dalla minor presenza di resina appiccicosa che copre le cime. Tuttavia quando la cima è più fresca è possibile osservare da vicino la presenza di Tricomi, piccoli peletti bianchi ricoperti di resina. Tanti più tricomi resinosi possiamo trovare quanto più intensi saranno aroma e gusto.
In Italia le aziende produttrici di Cannabis light di qualità sono decine. Secondo un sondaggio effettuato nel 2019 su un campione di 100 persone alla domanda: “Qual’è la miglior cannabis light qualità/prezzo? ” la maggior parte ha nominato la Lemon Haze, una varietà di altissima qualità coltivata indoor tra le colline Toscane, dall’intenso odore tipico delle Haze.